Nel 2003, a 50 esatti dalla scomparsa di Django Reinhardt nasce a Cremona trio “Django’s Clan”, da un’idea di Carmelo Tartamella, già rinomato chitarrista jazz sul piano internazionale. Carmelo riscopre così un percorso musicale già maturato nell’infanzia, e poi interrotto fra le vicissitudini della sua carriera. Gli si affiancano da subito Jacopo Delfini, allievo di lunga data di Carmelo, anch’egli apprezzato chitarrista professionista di Cremona, e, dopo qualche mese Enzo Frassi, uno degli esponenti del contrabbasso jazz più in vista nel panorama musicale italiano.
Il neonato trio impiega anni immerso nello studio e nella ricerca, anche attraverso soggiorni all’estero, contatti con complessi locali di musica Manouche, e sperimentazione di strumenti e repertori sempre diversi, per avvicinarsi il più possibile al manierismo gitano.
L’idea che mai abbandona i tre musicisti durante questi anni di ricerca è la volontà di raccontare Django Reinhardt non limitandosi all’estetica musicale Manouche, caso che purtroppo spesso si riscontra in pseudocloni di Django gitani e non, in cui virtuosismo spurio e ripetizioni fedeli dei soli originali sono l’unico riferimento.
La ricerca del Django’s Clan è invece centrata sul linguaggio di Reinhardt, che è il linguaggio del jazz, genere che non si presta per definizione ad accogliere cloni. Il jazz deve raccontare cose sempre nuove, se no contraddice sé stesso. Il linguaggio con cui parlano Tartamella e compagni è dunque quello del caldo e trascinante swing gitano modellato dal grande Django, e questo è il punto di partenza con il quale poi si intersecano altri percorsi musicali, non necessariamente legati a Django, che provengono dal cammino dei tre musicisti.
Il Django’s Clan vuole essere un omaggio a Django, e si propone come una riscoperta di un genere non molto noto fin’ora in Italia, seppur di enorme espressività e valore artistico, un genere che oltretutto ci appartiene, perché nato al di qua dell’Atlantico, e quindi legato al Mediterraneo, tanto che in America, come sostiene lo storico Alain Gerber “non esiste, e non si sarebbe nemmeno potuto inventare”…
formazione:
Carmelo Tartamella: chitarra solista
Jacopo Delfini: chitarra ritmica e voce
Enzo Frassi: contrabbasso
Odilla Rey: voce
In programma il 29 dicembre 2018 h17.00 presso l’Orto dei Frutti Dimenticati (ingresso con consumazione) e 23.30 (ingresso libero) nell’Hot Club Ostello del Montefeltro