Parte alla grande la 4° edizione del Pennabilli Django Festival, il 27 Dicembre il Teatro Vittoria sarà la cornice per il duo Bireli Lagrene & Wawau Adler.
Pierre “Bireli” Lagrene, nato in Alsazia nel 1966, da una famiglia di musicisti, viene iniziato alla chitarra dal padre, sorprendendo per il suo talento precoce. Tanti musicisti rimangono stregati dal suo fascino, tra questi Matelot Ferrè, compagno di Django Reinhard. Per Biréli il virtuosismo non è nulla senza la freschezza dell’ispirazione: questa lezione appresa da Django riecheggia nei suoi album, il primo pubblicato nell’80, “Route to Django”, seguito poi da “Biréli Swing 81” e “Biréli Lagrene 15”.
Biréli deve gran parte della propria emancipazione musicale a Jaco Pastorius e i Weather Report: dal 1986, dopo avere collaborato con partner come Stephane Grappelli e Larry Coryell, si cimenta nell’avventura fusion, moltiplicando esperienze e incontri. Esita inizialmente sullo strumento da adottare, scegliendo poi la chitarra che lo cattura per un lungo periodo di ricerca: costruisce uno stile abbagliante, dimostrando incredibili capacità di adattamento e un talento nell’improvvisazione che lo porta tra i più grandi chitarristi al mondo. Suona con John McLaughlin, Paco de Lucia, Al Di Meola, Ginger Baker e molti altri. Negli anni ’90, “Acoustic Moments” rappresenta la perfetta sintesi del suo percorso e una pausa prima della consacrazione ai classici che Biréli otterrà in “Standards” e con il “Live in Marciac” del ‘94, osannati dalla critica. A 35 anni, dopo avere indagato tutti i fronti della chitarra moderna e collaborato con i migliori jazz men francesi, Biréli, all’apice della carriera, torna alla musica da cui tutto è iniziato: con audacia, tra virtuosismi e profondità, Biréli Lagrène si ritrova a suonare la musica di Django, rimanendo se stesso e riconfermandosi come uno dei più grandi eredi del maestro. A Pennabilli Bireli suonerà in duo con Wawau Adler.
Josef “Wawau” Adler, già ospite del P.D.F. nel 2012, è nato nel 1967 a Karlsruhe, in Germania, ha iniziato a suonare la chitarra all’età di nove anni e si è esibito nei suoi primi concerti a 13.
Fino al 19 anni si dedica al jazz manouche tradizionale di Django Reinhardt, poi rivolge la sua attenzione anche ad altri stili di jazz come il mainstream, il bebop, jazzrock e jazz-house. Wawau Adler fa con la sua chitarra quello che vuole: le sue dita scivolano ad un ritmo così veloce sulle corde che non si riescono a seguire con gli occhi quindi alterna all’eccellente virtuosismo giochi con le armonie per trasportare il pubblico nella beatitudine di dolci ballad.