“Il jazz è americano, ma la musica non ha patria. E il jazz è musica. Noi suoniamo un tipo di jazz che è in stretti rapporti con la cultura europea, ma è sempre jazz. Perchè il jazz ha regole espressive da cui non si può derogare” D. Reinhardt
Pennabilli (RN). Risuonano nell’aria insieme a arpeggi e cromatismi le parole di Django Reinhardt, il chitarrista belga di origini zingare che negli anni Trenta ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano. All’ideatore e massimo esponente di gipsy jazz è dedicato infatti il PENNABILLI DJANGO FESTIVAL che dopo un esordio di successo lo scorso anno, inaugura il 28 dicembre 2012 la seconda edizione. Il Festival è nato da un’idea di Enrico Partisani, direttore artistico del Festival “Artisti in Piazza”, e dal musicista olandese Tolga During, che da sempre nutrono una forte passione per questo genere musicale. Da tempo si pensava di riempire le fredde giornate tra Natale e Capodanno, e questo festival è l’occasione per riscaldare gli animi con la coinvolgente atmosfera del jazz manouche. In questi giorni i locali del borgo medievale si trasformeranno in esclusivi jazz club – l’insegna Hot Club campeggia sull’uscio – dove musicisti di fama internazionale si susseguiranno tra concerti e jam session. Il Teatro Vittoria poi, costruito negli anni ’20, con la sua aria retrò farà da perfetta cornice a concerti e workshop.
12 eventi: 9 concerti, 3 workshop, seminari, renderanno Pennabilli capitale del jazz Manouche per i prossimi tre giorni.
Il primo concerto alle 18:30 presso il Caffè della Nina, dove i “Django Roots” riscalderanno l’atmosfera. Il chitarrista Daniele Gregolin, uno dei massimi esponenti italiani del suo strumento, Gabriele Boggio Ferraris, giovane vibrafonista lodigiano, e il batterista di fama internazionale Massimo Manzi, proporranno alcuni tra i classici brani del repertorio del leggendario Django Reinhardt, rivisitati in chiave elettrica e moderna.
A seguire alle ore 21:15 i “Wawau Alder Trio” inebrieranno il Teatro Vittoria con uno scoppiettante aroma internazionale. Josef “Wawau” Adler, fa con la sua chitarra quello che vuole: le sue dita scivolano ad un ritmo così veloce sulle corde che non si riescono a seguire con gli occhi quindi alterna all’eccellente virtuosismo giochi con le armonie per trasportare il pubblico nella beatitudine di dolci ballad. Con Wawau Adler si esibirà a Pennabilli una leggenda della chitarra ritmica: Holzmanno Winterstein. Affidabile come un metronomo e attento come un falco, sempre pronto a reagire ai minimi cambiamenti e a sfidare Wawau in ottimi duetti di chitarra fino ad esibirsi in ammirevoli assoli. A completare il trio un altro musicista eccezionale, Joel Locher che si esibirà al contrabbasso.
Alle 23:30 la serata proseguirà nell’ Hot Club Ostello per una jam session che vedrà nuovamente protagonista il gruppo “Django Roots” il quale accompagnerà il pubblico in un piacevole viaggio tra i suoni e la musica di Django Reinhartd.